Coronavirus, fase 2: ecco cosa potremo fare da lunedì 18 maggio

Ecco cosa potremo fare da lunedì 18 maggio nella fase 2 dell'emergenza coronavirus

Spostamenti, autocertificazione, spiagge, ristoranti, parrucchieri. Ecco cosa potremo fare dal lunedì 18 maggio nella fase 2 dell’emergenza coronavirus. Si aggiungono concessioni e regole alle direttive già stabilite come il distanziamento tra le persone e l’utilizzo di mascherine nei luoghi chiusi. Vediamo cosa cambia da lunedì.

Spostamenti – A partire dal 18 maggio 2020, gli spostamenti delle persone all’interno del territorio della stessa regione non saranno soggetti ad alcuna limitazione. L’autocertificazione resterà solo per chi si sposta in un’altra regione. Questo potrà avvenire solo per compravate esigenze lavorative o di assoluta urgenza. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Ristoranti – Distanze tra i clienti ridotta a un metro, uso di mascherina quando ci si alza dal tavolo, stop ai buffet e lista delle prenotazioni conservata per ben 14 giorni. La consumazione al banco sarà consentita solo se può essere assicurata la distanza tra le persone di almeno 1 metro. Predisposizione di un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione anche per i clienti di altra nazionalità. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

Spiagge – Un metro distanza tra le persone sulle spiagge, anche quelle libere. Distanziamento tra gli ombrelloni in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone. Tra le attrezzature lettini, sedie e sdraio, quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri. Stop ai giochi di gruppo in spiaggia, per evitare assembramenti e contagi. Ok a racchettoni, surf, nuoto e windsurf.

Parrucchieri e centri estetici – Sarà consentito l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione. Bisognerà mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni e potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. Sarà necessario riorganizzare gli spazi per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di distanza sia tra le singole postazioni di lavoro e sia tra i clienti. Niente riviste e materiale informativo di uso promiscuo.

Hotel – Nelle strutture alberghiere, complementari e alloggi in agriturismo potrà essere rilevata la temperatura corporea. Bisognerà garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni. Inoltre sarà necessario favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita.

Sanzioni – Nella nota emessa da Palazzo Chigi dopo il Cdm che ha dato il via libera al decreto legge quadro, sono previste multe da 400 a 3.000 euro per chi viola le regole. Inoltre, lo stop delle attività da 5 a 30 giorni.

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