Coronavirus: la Sardegna riparte, ecco il piano aperture

Coronavirus: la Sardegna riparte, ecco il piano aperture

Lunedì 27 aprile la Sardegna riparte dopo la piaga coronavirus, ma come avverrà il piano delle aperture? Non ci sarà un’apertura di gran parte delle attività come per esempio sta accadendo in Veneto, ma da lunedì riapriranno i battenti negozi per l’infanzia, librerie e studi professionali. Ad annunciarlo il presidente della Regione Christian Solinas che nell’ultimo incontro con i giornalisti ha dichiarato che non prorogherà l’ordinanza che nei giorni scorsi aveva segnato la mancata apertura di queste attività.

E il resto delle attività? Quando riapriranno? Il presidente precisa che: “Non deve passare il messaggio che il virus sia finito, dobbiamo riaprire con prudenza, seguendo percorsi e protocolli che consentano il mantenimento delle condizioni di sicurezza. Ci sarà una fase di convivenza con il virus che necessita di cautele e prudenza. La Regione le metterà in campo per intero”.

Quindi ancora tanta prudenza nonostante gli ultimi dati confortanti, che vedono la Sardegna una tra le regioni italiane con meno contagi da coronavirus. Ci saranno presto altre riaperture, probabilmente il 4 maggio, seguendo quello che sarà il protocollo nazionale. Per ora Solinas non si sbilancia sul futuro e ricorda: “Come abbiamo fatto tenendo aperte filiere intere come la grande industria, così si può fare per le grandi opere, e per la attività di edilizia in generale”.

Un altro blocco che penalizza pesantemente il comparto turistico è quello di porti e aeroporti. Al momento il traffico passeggeri è interrotto e gli spostamenti da e per la Sardegna possono avvenire solo per esigenze di estrema necessità. Su questo punto Solinas spiega che: “Stiamo facendo una verifica con le società di gestione aeroportuale e il comitato tecnico scientifico di cui daremo conto nei primi giorni della prossima settimana”. Per quanto riguarda invece gli spostamenti all’interno dell’isola il presidente conferma che: “Dal 4 maggio ci si potrà spostare da un Comune all’altro in modo più semplice, ma per il momento non si potrà circolare senza alcuna motivazione come prima dell’emergenza. Su questo punto ci saranno dei paletti che ancora non sono stati concordati con il Governo”. 

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